“… è una valle stretta tra due catene montuose a strapiombo sul piccolo torrente nel fondo. Salendo, sulla sinistra si innalza la catena delle Tofane, con qualche cima in mano italiana e qualche cima in mano austriaca; sulla destra il meno alto, ma pur sempre ostico gruppo del Fanis, in mano austriaca. Nel fondovalle, in mezzo, potrebbero esserci ora gli italiani, ora gli austriaci, a seconda dell’andamento dei combattimenti. È una sorta di stretto fazzoletto di terra di nessuno conteso aspramente …” (dal libro Il soldato che correva, capitolo Le aquile, paragrafo 1).
“… camminiamo nell’ampio letto asciutto del torrente, fatto di sassi calcarei bianchi che riflettono la tenue luce stellare. Possiamo distinguere nettamente le due pareti laterali che delimitano la valle; decidiamo di tenerci leggermente spostati sul lato destro, dove corre una roccia più scura contro la quale saremo difficilmente visibili rispetto al bianco letto del torrente… (dal libro Il soldato che correva, capitolo Le aquile, paragrafo 3).
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