– Tre Cime di Lavaredo

“... lo spettacolo è mozzafiato: tre giganteschi spuntoni di roccia, simili ad enormi denti canini, si innalzano verticali verso il cielo per centinaia di metri, fino a superare di poco quota tremila. Le Tre Cime di Lavaredo. È un paesaggio accidentato, irto, impervio, dove non c’è posto per la dolcezza e l’armonia dei fondivalle. Qui tutto è spigoloso, brusco e perciò inquietante, elevato alla massima potenza, da conquistare con la fatica, ma al contempo avvincente e incantatore. I tre enormi denti canini poggiano su di un gigantesco strato di ghiaia, a volte fine a volte cosparsa di pietre di grandi dimensioni. Sul lato sud delle Tre Cime ci siamo noi, sul lato nord gli austriaci. Nello stretto spazio tra un dente e l’altro, come a poggiare sulle gengive, sono arroccate le nostre postazioni, pressoché invisibili ad occhio nudo, a testimoniare la maestosità delle montagne sovrastanti. Gli uomini alla base delle rocce sembrano piccole formiche indaffarate a sistemare freneticamente i loro rifugi …” (dal libro Il soldato che correva capitolo La roccia).

Rifugio-Auronzo
Forcella Longeres col rifugio Auronzo ai piedi delle Tre Cime. Sullo sfondo il monte Cristallo

” ... l’attendamento è nei pressi della forcella Longeres, non lontano dalle posizioni dei nostri pezzi di artiglieria da montagna e al riparo della grande massa rocciosa delle Tre Cime. Il naturale baluardo non ha però impedito alle granate austriache di centrare, sulla forcella, il nuovissimo rifugio del Club Alpino, non ancora inaugurato e occupato fin dai primi giorni di guerra dal comando di battaglione …

 

Torna alla Home page
Acquista il libro

Per una panoramica complessiva sulle Tre Cime di Lavaredo consulta Wikipedia cliccando qui.