Forcella Lavaredo

Proseguiamo, questa volta in salita, in direzione del crinale a fianco delle Tre Cime, popolato da soldati sparsi ovunque e appostati dentro le trincee rocciose che si diramano come una gigantesca ragnatela in ogni direzione. È un susseguirsi ininterrotto di camminamenti, sentieri protetti, ripari, reticolati. Dall’altra parte del crinale ci sono gli austriaci che già hanno sferrato diversi sanguinosi attacchi per impossessarsene, subendo ogni volta gravi perdite …” (dal libro Il soldato che correva, capitolo La roccia, paragrafo 2).

Fino alla dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915 la forcella Lavaredo rappresentava il confine tra Italia e Austria-Ungheria. Già nei giorni precedenti la dichiarazione di guerra i soldati di ambo gli eserciti si guardavano l’un l’altro, a pochi metri di distanza, sul culmine della forcella. Gli austriaci tentavano anche di parlare con gli italiani, ma questi avevano ricevuto l’ordine tassativo di non rispondere. Fin dal mattino del primo giorno di guerra i cannoni austriaci bombardarono per giorni interi la forcella, tenuta saldamente dagli italiani nonostante i numerosi attacchi austriaci che a volte si trasformarono in sanguinosi corpo a corpo.

Torna alle Note del libro
Acquista
 e leggi il libro
Vai alla Home page