Drei Zinnen Hütte-Rifugio Locatelli

 

Rifugio-Locatelli-e-Sasso-di-Sesto
Rifugio Locatelli-Innerkofler, sormontato dal Sasso di Sesto, teatro di terribili battaglie durante la prima guerra mondiale.
Rifugio-Locatelli-residuato-bellico
Rifugio Locatelli-Innerkofler: residuato bellico della prima guerra mondiale sotto la Madonna di Loreto protettrice degli aviatori.

Il Drei Zinnen Hütte, inaugurato nel 1883, fu costruito dal club alpino austro-tedesco sulla spinta del nascente interesse turistico per le Dolomiti. Il luogo fu scelto per la magnifica posizione dotata di uno dei panorami più belli delle intere Dolomiti, esattamente in fronte alle Tre Cime di Lavaredo. Inizialmente ad un solo piano con piccola sala, una cucina, una stanza per i pastori ed un’altra con dieci giacigli per gli ospiti fu distrutto, nonostante sul tetto fosse issata la bandiera della croce rossa, dalle cannonate dell’artiglieria italiana posizionata sulla forcella Lavaredo, il 25 maggio 2015, secondo giorno di guerra. Dalla cima del monte Paterno la famosa guida Sepp Innerkofler, gestore del rifugio, assistette impotente al tiro degli italiani e alla distruzione del suo rifugio. Nel 1922 venne ricostruito un piccolo rifugio dal club alpino sudtirolese, espropriato l’anno successivo a favore del Club Alpino di Padova, il quale ricostruì ed ampliò il rifugio nel 1935, dedicandolo ad Antonio Locatelli (1895-1936), aviatore (partecipò al volo su Vienna con d’Annunzio), morto durante la guerra di Etiopia. Solo recentemente il rifugio ha assunto anche il nome di Sepp Innerkofler, morto sulla cima del Paterno il 4 luglio 1915 ad opera degli italiani.

Rifugio-Locatelli-Innerkofler
Rifugio Locatelli-Innerkofler: muro, con busto di Innerkofler innalzato nel 1997, in ricordo del luogo dove sorgeva il vecchio rifugio distrutto dall’artiglieria italiana il 25 maggio 1915.

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